La lotta al doping è "un impegno condiviso, una responsabilità delle diverse istituzioni e una priorità". Ed è quindi fondamentale "mantenere attivo e rafforzare, in modo strutturale, il Laboratorio antidoping della Federazione medico sportiva non solo in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, ma anche alla luce delle costanti attività di controllo che vengono svolte". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla conferenza alla Camera dedicata al progetto del nuovo Laboratorio italiano antidoping, promossa da Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) e deputato di Forza Italia.
"Con i fondi previsti in Finanziaria - ha sottolineato il ministro - il Governo dimostra grande attenzione al problema del doping e un impegno concreto per garantire che il Laboratorio antidoping della Federazione medico sportiva possa continuare a svolgere, al meglio, la propria importante funzione".
"Nel 2022 sono stati 95 i controlli antidoping programmati nelle manifestazioni sportive delle Federazioni sportive nazionali e delle Discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva – ha detto il Ministro -. Gli atleti sottoposti a controllo antidoping sono stati 364, tra maschi e femmine, e di questi 12 sono risultati positivi a una o più sostanze vietate, pari al 3,3% degli atleti sottoposti a controllo".
Il ministero, ha precisato, "contribuisce alle attività di controllo, anche con il supporto dei Nas, attraverso la Sezione per la vigilanza ed il controllo sul Doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Comitato tecnico sanitario. Nel corso dei 20 anni di attività antidoping della Sezione di vigilanza sono stati controllati 23.620 atleti, tra maschi e femmine, e di questi di questi, 702 (3% del campione esaminato), sono risultati positivi a una o più sostanze vietate".