Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei Ministri per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, per lo sport e i giovani Andrea Abodi, dell’interno Matteo Piantedosi, della giustizia Carlo Nordio, della difesa Guido Crosetto, dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, della cultura Gennaro Sangiuliano, della salute Orazio Schillaci e del turismo Daniela Santanchè, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025.
Il decreto prevede, tra l’altro:
- disposizioni in materia di organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri
- la riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la modifica dell’assetto organizzativo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, per l’assorbimento delle competenze fin qui attribuite all’Agenzia nazionale politiche attive lavoro (ANPAL);
- risorse per la valorizzazione del personale tecnico-amministrativo delle università statali;
- l’incremento del Fondo risorse decentrate del Ministero della salute;
- disposizioni sull’Agenzia italiana del farmaco (AIFA);
- l’estinzione delle società partecipate dall’Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana (ESACRI);
- norme in materia di Piano oncologico nazionale e per l’attuazione del Registro tumori;
- risorse per la digitalizzazione dei cammini giubilari;
- indennità aggiuntive e l’aumento dell’organico per la dirigenza penitenziaria;
- il rinvio del termine, attualmente previsto nel 30 giugno 2023, a partire dal quale si applica alle impugnazioni il nuovo “rito cartolare” introdotto dalla riforma “Cartabia”;
- la velocizzazione delle procedure concorsuali per il personale docente, in attuazione di quanto previsto dal PNRR;
- assunzioni a tempo determinato (anche attraverso agenzie di somministrazione), per la durata di un anno, di 30 unità da inquadrare nel profilo di funzionario, per supportare le Prefetture delle province interessate dagli eventi alluvionali;
- la previsione che, per le società sportive professionistiche, solo le plusvalenze biennali (e non più annuali) contribuiscono a formare reddito;
- norme sui giudizi sportivi comportanti penalizzazioni di punti, che dovranno iniziare non prima della fine del campionato e concludersi non oltre l’inizio di quello successivo;
- l’eliminazione dell’applicabilità alle società dilettantistiche delle (future) norme di giustizia sportiva relative ai provvedimenti per l’ammissione ai campionati;
- la previsione per le società sportive professionistiche a controlli di natura economico-finanziaria per garantire il regolare svolgimento del campionato;
- un credito d’imposta, per l'anno 2023, alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie;
- un’esenzione dall’IVA (anche) per le attività didattiche e formative svolte dagli organismi riconosciuti dal CONI e dagli enti sportivi senza fini di lucro iscritti al Registro Nazionale delle attività sportive;
- la reintroduzione del vincolo sportivo per gli atleti praticanti discipline sportive dilettantistiche.
In particolare, per quanto riguarda la sanità, troviamo nuove norme relative alla funzionalità dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Si tratta di interventi che introducono, oltre all'incremento delle risorse decentrate del ministero della Salute, la parità tra i dirigenti sanitari Aifa e quelli del Ministero della Salute, e che regolano l'utilizzo e il monitoraggio dei fondi destinati all'ente regolatorio, oltre ad autorizzare un totale di 33 assunzioni a termine. Presenti anche norme relative alla Croce Rossa italiana e disposizioni in materia Piano oncologico nazionale e per l’attuazione del Registro tumori.
Ecco alcuni dettagli della bozza degli articoli del Dl in questione in tema di sanità:
ART. 7 (Incremento Fondo risorse decentrate del Ministero della salute e disposizioni per la funzionalità dell’Agenzia italiana del farmaco)
Qui le risorse destinate al trattamento accessorio del personale non dirigenziale del Ministero della salute sono incrementate a partire dall’anno 2023 dell’importo di euro 2.500.000,00, e di euro 2.963.995,60 a regime a partire dall’anno 2024.
Si interviene poi sul decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 che era finalizzato ad incrementare il numero di dipendenti dell'Aifa adeguandolo agli standard delle altre agenzie regolatorie europee. Viene stabilito che le le quote inutilizzate delle maggiori risorse destinate alle nuove assunzioni di personale resteranno in Aifa per finanziare le spese di funzionamento dell'ente.
Restando al decreto-legge n. 78/2015 viene poi abrogato il monitoraggio in capo al Ministero della Salute sull'onere effettivo derivante dalle nuove assunzioni previste per l'Agenzia italiana del farmaco.
I dirigenti dell'Aifa con professionalità sanitaria verranno inquadrati nel ruolo della dirigenza sanitaria del Ministero della Salute.
Infine, l'Aifa è autorizzata ad assumere a tempo determinato, mediante apposite procedure concorsuali, per un termine non superiore a 36 mesi, n. 33 unità di personale tecnico o amministrativo, di cui n. 9 dirigenti sanitari, n. 11 area funzionari e n. 13 area assistenti.
ART. 8 (Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana in liquidazione coatta amministrativa – Estinzione società partecipate)
A far data dal 1° luglio 2023 le società partecipate in forma totalitaria, dall’Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana in liquidazione coatta amministrativa (ESACRI), sono estinte e sono cancellate d’ufficio dal registro delle imprese, con contestuale trasferimento delle attività, delle passività e dei giudizi pendenti, attivi e passivi, ad ESACRI.
ART. 9 (Disposizioni in materia Piano oncologico nazionale e per l’attuazione del Registro tumori)
Si aggiunge qui un passaggio per l'individuazione dei criteri e modalità di riparto tra le Regioni per il finanziamento del Piano oncologico nazionale. Si introduce la necessità di una preventiva intesa in sede di Conferenza Stato Regioni. Al finanziamento accederanno tutte le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, "in deroga alle disposizioni legislative vigenti in materia di compartecipazione della spesa sanitaria, nonché alle condizioni di erogabilità delle somme ivi previste”.
Le risorse previste sono ripartite, secondo le modalità individuate con il decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, a decorrere dal 2020, "tra tutte le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in deroga alle disposizioni legislative vigenti che stabiliscono, per le autonomie speciali, il concorso della regione o della provincia autonoma al finanziamento sanitario corrente".