La nomina ieri in Consiglio dei Ministri. Il professor Brunetta nella XVI legislatura è stato ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione nel governo Berlusconi IV (2008-2011), ruolo che ha ricoperto nuovamente nel governo Draghi (2021-2022). Nel 2022 ha lasciato Forza Italia, di cui è stato per anni autorevole rappresentante, in polemica per le modalità che portarono alla caduta del Governo Draghi.
21 APR - Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente
Giorgia Meloni, ha deliberato ieri la nomina del prof.
Renato Brunetta a Presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL).
Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro è previsto dall’art. 99 della Costituzione della Repubblica Italiana entrata in vigore il 1º gennaio 1948. Fu istituito, però, solo 10 anni dopo, con la legge n. 33 del 5 gennaio 1957.
Il Cnel è composto di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive, in misura che tenga conto della loro importanza numerica e qualitativa.
È organo di consulenza delle Camere e del Governo per le seguenti materie:
- politica e programmazione economica e sociale
- valutazione della congiuntura economica
- politica dell’Unione europea ed attuazione della stessa
- andamenti generali, settoriali e locali del mercato del lavoro
- assetti normativi e retributivi espressi dalla contrattazione collettiva
- tenuta dell’Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro
- livelli e qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini
- valutazione delle politiche pubbliche
Ha inoltre l'iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge.
Sulla base della legge n. 214/2011, esso conta di 65 membri così suddivisi:
- il presidente, nominato con decreto del presidente della Repubblica, al di fuori degli altri componenti;
- 10 «esperti, qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica» di cui:8 nominati direttamente dal presidente della Repubblica,
- 2 nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri;
- 48 «rappresentanti delle categorie produttive di beni e servizi nei settori pubblico e privato», di cui:22 rappresentanti dei lavoratori dipendenti, tra i quali 3 «rappresentano i dirigenti e i quadri pubblici e privati»;
- 9 rappresentanti dei lavoratori autonomi e delle professioni;
- 17 rappresentanti delle imprese.
- 6 rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni del volontariato.
I membri del Consiglio restano in carica per cinque anni e possono essere riconfermati.
Renato Brunetta, già membro di Forza Italia, di cui è stato per anni autorevole rappresentante e che ha lasciato nel 2022 in polemica per le modalità che portarono alla caduta del Governo Draghi, è stato eurodeputato dal 1999 al 2008, quindi deputato dal 2008 al 2022.
Nella XVI legislatura è stato ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione nel governo Berlusconi IV (2008-2011), ruolo che ha ricoperto nuovamente nel governo Draghi (2021-2022).
Dissentendo dalle decisioni assunte da Forza Italia nel luglio 2022 nel corso della crisi del governo Draghi, ha deciso di abbandonare il partito e non ricandidarsi alle elezioni politiche del 25 settembre.