Ssn. M5S: “Schillaci ha invertito il trend? Sì, ma in negativo”
"Le dichiarazioni del ministro fanno acqua da tutte le parti. Crediamo che Schillaci e anche tanti governatori regionali dovrebbero cominciare con l’ammettere che il nostro Ssn è malato e riconoscere realisticamente dove si trovano i problemi. Solo così potranno essere trovate le soluzioni adeguate”. Così in una nota i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.
05 APR - “Il ministro Schillaci ha avuto l’ardire di dichiarare che grazie al governo Meloni è stato invertito il trend e che le risorse per la sanità sono state aumentate. Il livello di propaganda del ministro è inaccettabile, travisare la realtà in questo modo è grave. Chi ha interrotto decenni di definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale è stato il Movimento 5 Stelle, che nei governi Conte ha dimostrato come sia possibile aumentare i finanziamenti. Con il governo Meloni siamo passati da una spesa sanitaria pari al 7% del PIL al 6,3%. Un’inversione di tendenza è innegabile, ma purtroppo è avvenuta in negativo”. Lo scrivono in una nota i Senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.
“Le misure sulla sanità di questo governo – continuano i Senatori – sono insufficienti. La norma sui pronto soccorso inserita nel decreto Energia è pleonastica. È perfettamente inutile scrivere che si limita il ricorso ai medici a gettone solo nei casi di emergenza. Forse Schillaci non è a conoscenza del fatto che nei pronto soccorso, per definizione, l’emergenza è ogni giorno. Sulla carenza di personale, vogliamo ricordare al ministro che gli unici ad aver messo risorse per il personale sanitario siamo stati noi. L’aumento dell’indennità di pronto soccorso prevista nell’ultima legge di Bilancio arriverà invece tra quattro anni. Se Schillaci volesse veramente risolvere tempestivamente il problema della carenza infermieristica, avrebbe dovuto accogliere il nostro emendamento per l’aggiornamento delle figure professionali dell’area sociosanitaria. Forse si sarebbe accorto che ricalcava la proposta della Fnopi per l’evoluzione dell’Oss. Ma era più facile dire di no al M5S".
"Schillaci parla di digitalizzazione e telemedicina, che sono le grandi novità per un Ssn al passo con i tempi, ma sarà difficile vincere queste sfide con un servizio pubblico che ricorre sempre di più a esternalizzazioni, sottopagando il personale, e alla sanità privata convenzionata accreditata con annessa fuga degli operatori. Sulla digitalizzazione, poi, il primo scoglio è la frammentazione in ventuno sistemi diversi che non si parlano né tra di loro, né al loro interno con i medici di medicina generale. Insomma, le dichiarazioni del ministro fanno acqua da tutte le parti. Crediamo che Schillaci e anche tanti governatori regionali dovrebbero cominciare con l’ammettere che il nostro Ssn è malato e riconoscere realisticamente dove si trovano i problemi. Solo così potranno essere trovate le soluzioni adeguate” concludono i Senatori.