Personale Ssn. Gemmato: “L’attenzione del Governo è massima. Incremento indennità Pronto soccorso è primo segnale”
“Sono risorse che non colmeranno nel breve termine le difficoltà di un contesto difficile, ma sono indicative della volontà dell’esecutivo di investire nella sanità pubblica, in un momento peraltro di crisi legata all’emergenza energetica, per la quale sono stati allocati quest’anno 1,4 miliardi di euro dei 2 miliardi in più destinati al fondo sanitario nazionale”. Così il sottosegretario alla Salute intervenendo a Radio anch’io su Rai Radio 1.
17 FEB - “La carenza di personale medico e ancor più il fenomeno delle aggressioni nei pronto soccorso sono conseguenze di una stratificazione di problemi che si sono sedimentati negli ultimi dieci anni e che abbiamo ereditato”.
Così il Sottosegretario alla Salute,
Marcello Gemmato, intervenuto questa mattina alla trasmissione radiofonica
Radio anch’io su Rai Radio 1.
“L’attenzione del Governo su questi temi è massima e un primo segnale in tal senso è lo stanziamento di 200 milioni di euro per incrementare l’indennità per il personale impegnato nei reparti di emergenza-urgenza, a partire dal 2024” prosegue Gemmato.
“Sono risorse che non colmeranno nel breve termine le difficoltà di un contesto difficile, ma sono indicative della volontà dell’esecutivo di investire nella sanità pubblica, in un momento peraltro di crisi legata all’emergenza energetica, per la quale sono stati allocati quest’anno 1,4 miliardi di euro dei 2 miliardi in più destinati al fondo sanitario nazionale”.
“Gli operatori sanitari – spiega il Sottosegretario - sono pochi all’interno dei pronto soccorso e, più in generale, negli ospedali perché in passato non è stata fatta un’attenta programmazione del fabbisogno del nostro Servizio Sanitario Nazionale. È intenzione del tavolo istituito tra il Ministero dell’Università e il Ministero della Salute di rivedere proprio tali fabbisogni - ha proseguito Gemmato -. È stato previsto un primo aumento per le iscrizioni alle facoltà di medicina di circa 600 unità, ma ad aprile in sede di Conferenza Stato Regioni verranno determinati i fabbisogni più specifici, intrecciando i dati relativi all’offerta formativa delle università”.
“Va anche detto - conclude Gemmato - che oggi si paga ancora lo scotto della legge che impone alle Regioni il limite al tetto di spesa per le assunzioni del personale sanitario, parametrato al 2004 meno l’1,4%. Ripensare questo vincolo potrebbe essere un forte segnale per aumentare la dotazione organica all’interno degli ospedali italiani”.