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Commissione d’inchiesta su gestione emergenza Covid. Tre le proposte all’esame che puntano a far chiarezza sulle decisioni prese, gli acquisti effettuati e la mancanza di un piano pandemico
Le tre proposte presentate da Lega, Fratelli d’Italia e Azione-Italia Viva in Affari socialai alla Camera hanno un contenuto simile, differenziandosi solo in parte sulle competenze attribuite alla Commissione nonché sulla durata della stessa e sulle risorse previste per il suo funzionamento. Si andrà ad indagare su diversi aspetti quali, ad esempio, la valutazione della tempestività e adeguatezza delle indicazioni e strumenti forniti dal Governo alle regioni; l'indagine su eventuali abusi e sprechi negli acquisti da parte del commissario Covid; e una valutazione sull'attività svolta dal Comitato tecnico scientifico
16 FEB -

Ha preso il via ieri ufficialmente l’iter parlamentare che porterà all’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid. Sono stati illustrati ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera tre testi presentati da Lega, Fratelli d’Italia e Azione-Italia Viva.

Le tre proposte hanno un contenuto simile, differenziandosi solo in parte sulle competenze attribuite alla Commissione che s'intende istituire nonché sulla durata della stessa e sulle risorse previste per il suo funzionamento. Innanzitutto, per quanto riguarda la durata della Commissione, la proposta di legge FdI prevede una durata di 18 mesi, mentre le altre due prevedono una durata corrispondente a quella della XIX legislatura. Tutte e tre le proposte prevedono che la Commissione approvi una relazione al termine dei suoi lavori e altre relazioni ogniqualvolta essa ne ravvisi la necessità.

In merito alla composizione della Commissione, tutte e tre le proposte prevedono che essa sia composta da venti senatori e da venti deputati, nominati rispettivamente dal Presidente del Senato e dal Presidente della Camera in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari. Le proposte della Lega (all'articolo 2) e di IV-AZ (all'articolo 3) precisano che debba essere assicurata comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento e che i componenti siano nominati tenendo conto anche della specificità dei compiti assegnati alla Commissione. La proposta di IV-AZ prevede, inoltre, che sia favorito l'equilibrio nella rappresentanza dei sessi e che i componenti della Commissione, entro dieci giorni dalla nomina, dichiarino alla Presidenza della Camera di appartenenza eventuali situazioni di conflitto di interessi in relazione all'oggetto dell’inchiesta.

La Commissione è convocata dai Presidenti delle Camere, d'intesa tra loro, entro dieci giorni dalla nomina dei suoi componenti (entro quindici giorni, nella proposta di IV-AZ), per la costituzione dell'ufficio di presidenza, che è composto dal presidente, da due vicepresidenti e da due segretari (quattro nella proposta di IV-AZ). Per l'elezione del presidente è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti della Commissione, con ballottaggio tra i primi due classificati in caso di mancato raggiungimento di tale quorum. Per i vicepresidenti e per i segretari, i componenti scrivono sulla propria scheda un solo nome e sono eletti coloro che hanno ottenuto il maggior numero di voti, con ballottaggio in caso di parità. Si procede analogamente anche nel caso di elezioni suppletive.

Quanto ai compiti della Commissione, la proposta di legge della Lega assegna alla Commissione i seguenti compiti: la valutazione dell'operato e delle misure adottate dal Governo nonché dei documenti, dei verbali, degli scenari di previsione e dei piani da esso eventualmente elaborati in tema di prevenzione e contrasto del Covid (lettere a e b); l'accertamento delle vicende relative al piano pandemico nazionale e al suo mancato aggiornamento nonché al ritiro del rapporto sulla risposta dell'Italia al Covid dopo la sua pubblicazione nel sito internet dell'ufficio regionale per l’Europa dell'Oms (lettera c); la valutazione della tempestività e adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti forniti dal Governo alle regioni in ciascuna fase dell'emergenza pandemica (lettera d); la valutazione della tempestività e congruità delle misure adottate sotto il profilo del potenziamento del Servizio sanitario nazionale, anche per quanto attiene alla quantità, qualità e prezzo dei dispositivi di protezione individuale, dei dispositivi medici e degli altri beni sanitari acquistati e distribuiti alle regioni nel corso dell'emergenza (lettere e ed f).

La verifica sull'esistenza di eventuali carenze o ritardi nell'approvvigionamento dei beni citati al punto precedente, individuandone cause e responsabilità (lettera g); l'indagine su eventuali esportazioni o donazioni di ingenti quantità di dispositivi di protezione individuali o altri beni utili per la protezione dai contagi, autorizzate o comunque verificatesi nella fase iniziale della pandemia (lettera h); l'indagine su eventuali abusi, sprechi, irregolarità o illeciti sulla gestione delle risorse destinati al contenimento e alla cura del Covid da parte del Governo, delle sue strutture di supporto e del Commissario straordinario per l'emergenza Covid (lettera i); l'accertamento e la valutazione di alcuni specifici aspetti relativi alla gestione dell'emergenza Covid da parte del Commissario straordinario, tra i quali l'acquisto in Cina di dispositivi di protezione individuale per la spesa complessiva di 1,25 miliardi di euro e la corrispondenza di essi ai requisiti prescritti, la realizzazione dell'applicazione Immuni, la gestione della fase iniziale della campagna di vaccinazione, l'acquisto di banchi a rotelle da parte delle istituzioni scolastiche per assicurare il distanziamento tra gli alunni (lettera l).

La valutazione della tempestività ed efficacia delle misure di prevenzione e di contenimento adottate dal Governo nella prima fase della pandemia nonché di quelle adottate nelle fasi successive, anche attraverso la valutazione comparativa con la condotta e i risultati ottenuti da altri Stati europei (lettere m e n), nonché dell'adeguatezza e proporzionalità delle misure adottate dal Governo per la prevenzione e gestione dei contagi in ambito scolastico (lettera o); la valutazione della tempestività ed efficacia delle informazioni fornite allo Stato italiano dall'Organizzazione mondiale della sanità e da altri organismi internazionali (lettera p); la valutazione dell'efficacia e dei risultati dell'attività del Comitato tecnico-scientifico e degli altri organi, commissioni e comitati operanti a supporto dei decisori politici (lettera q); la verifica dell'eventuale sussistenza di incongruenze e difetti di trasparenza nella comunicazione istituzionale e nell'informazione alla popolazione su tutti gli aspetti riguardanti la diffusione, la modalità di trasmissione e le misure di protezione dal virus (lettera r); la valutazione dell'incidenza che i fatti e i comportamenti accertati nel corso dell'inchiesta possono aver avuto sulla diffusione dei contagi e sui tassi di ricovero e mortalità per Covid (lettera s); l'accertamento dell'entità e la valutazione dell'adeguatezza delle risorse stanziate in ciascuna fase dell'emergenza pandemica (lettera t).

La proposta di legge di FdI attribuisce alla Commissione diversi compiti: accertare le ragioni del mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale redatto nel 2006 e della sua mancata attivazione dopo la dichiarazione dell'emergenza sanitaria pubblica d'interesse internazionale da parte dell'Oms, avvenuta il 30 gennaio 2020, e la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 (lettere a e b); accertare le ragioni per cui il piano pandemico nazionale e la sua possibile attivazione non siano stati oggetto di considerazione da parte del Comitato tecnico-scientifico (lettera c); accertare l'eventuale esistenza di un piano sanitario nazionale per il contrasto al virus Sars-Cov-2 e le ragioni della sua mancata pubblicazione (lettera d); esaminare l'operato della task-force istituita presso il Ministero della salute il 22 gennaio 2020 incaricata di coordinare le iniziative in tema di Covid (lettera e); verificare il rispetto delle normative nazionali, europee e internazionali in tema di emergenze epidemiologiche, compreso il regolamento sanitario internazionale adottato dalla 58ª Assemblea mondiale della sanità il 23 maggio 2005 ed entrato in vigore il 15 giugno 2007 (lettera f); esaminare i rapporti intercorsi tra le competenti autorità dello Stato italiano, l'Organizzazione mondiale della sanità e gli altri soggetti terzi ai fini della gestione dell'emergenza epidemiologica a partire dal periodo prepandemico (lettera g).

La proposta di legge di IV-AZ, infine, attribuisce alla Commissione i seguenti compiti: indagare e valutare l'efficacia, la tempestività ed i risultati delle misure di prevenzione e contrasto del Covid adottate da enti ed organismi nazionali, regionali e locali, nonché sulle scelte strategiche, sull'eventuale presenza di fenomeni speculativi, illeciti e corruttivi in tema di allocazione e gestione delle risorse da parte del Governo, delle regioni e province autonome, delle aziende ospedaliere e delle aziende sanitarie locali e sulle modalità di affidamento degli appalti pubblici e di selezione del personale medico, acquisendo ogni elemento utile a chiarire i rapporti tra politica e sanità pubblica e privata (lettere a e b); valutare l'efficacia e i risultati delle attività dell'Istituto superiore di sanità, del Comitato tecnico-scientifico e delle altre commissioni o comitati di supporto ai decisori politici (lettera c); valutare l'efficacia delle indicazioni fornite al Governo dall'Oms e da altri organismi internazionali e la trasparenza della comunicazione istituzionale del Governo italiano (lettera d).

Verificare inadempienze, ritardi e comportamenti illeciti o illegittimi di pubbliche amministrazioni o di soggetti pubblici e privati in tutti i settori coinvolti nella gestione della pandemia, nonché i contratti di appalto e concessione e le operazioni di acquisto riferiti alla realizzazione di strutture sanitarie destinate alla cura dei pazienti affetti da Covid (lettere e ed f); svolgere indagini sulla negoziazione degli acquisti delle dosi di vaccino e sull'efficacia del piano vaccinale, nonché sulle attività profilattiche e terapeutiche e sulla loro corrispondenza ai piani nazionali e regionali contro le pandemie e sul corretto funzionamento delle procedure e degli strumenti impiegati per la prenotazione dei tamponi e dei vaccini da parte delle strutture sanitarie (lettere g, h ed i); valutare in forma comparativa l'approccio degli Stati esteri, specie di quelli europei (normative e prassi adottate), nei confronti della pandemia di Covid (lettera l); individuare eventuali carenze o incongruità della vigente normativa per garantire la tempestività e la qualità degli interventi in tema di Covid (lettera m).

Verificare lo stato di attuazione sul territorio nazionale delle politiche sanitarie e socio-sanitarie controllandone i vari parametri nonché lo stato di realizzazione delle reti di assistenza territoriale e domiciliare (lettere n ed o); valutare la congruità delle misure di chiusura delle scuole rispetto ai livelli di rischio effettivamente accertati all'interno degli istituti scolastici, nonché l'adeguatezza degli approvvigionamenti concretamente ad esse garantiti nei diversi aspetti coinvolti (lettera p); verificare la qualificazione dell'assistenza ospedaliera anche nella direzione dell'alta specialità (lettera q); valutare le cause della mancata realizzazione di una campagna diagnostica di tutta la popolazione, nonché l'applicazione del sistema dei raggruppamenti omogenei di diagnosi e la qualità delle prestazioni socio-sanitarie nella fase acuta della patologia da parte della rete sanitaria territoriale ed ospedaliera (lettere r, s e t); monitorare l'attività di formazione continua in medicina (lettera u); indagare sul funzionamento nel territorio nazionale del numero per l'emergenza-urgenza 118 e degli altri numeri verdi nazionali, regionali o locali per le emergenze (lettera v).

E ancora, verificare le procedure ed i criteri adottati per la classificazione dei farmaci prescritti ai pazienti affetti da Covid al di fuori delle condizioni autorizzate (lettera z); indagare sulla definizione e corretta applicazione dell'ordine di priorità tra le categorie dei soggetti destinatari della somministrazione delle dosi vaccinali nonché sulla qualità, efficacia e sugli esiti dei trattamenti sanitari (lettere aa e bb); valutare l'efficacia del coordinamento tra le principali istituzioni di vertice impegnate nel contrasto dell'epidemia (lettera cc); monitorare il numero e la qualità degli eventuali errori sanitari commessi dal personale sanitario, individuare idonee soluzioni per il miglioramento dei controlli di qualità sulle strutture sanitarie pubbliche e private, verificare eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzate nella gestione dell'emergenza sanitaria (lettere dd, ee, ff); monitorare l'impiego delle risorse e gli interventi messi a punto in tema di edilizia sanitaria, individuando anche nuovi modelli di progettazione e gestione (lettera gg); verificare le procedure amministrative per l'approvvigionamento di farmaci, dispositivi di protezione individuale e macchinari di diverso tipo e l'eventuale commissione di illeciti nella produzione e nel confezionamento degli stessi (lettere hh e ii); acquisire elementi conoscitivi su una serie di aspetti, tra i quali lo stato di attuazione dei distretti socio-sanitari e delle agenzie sanitarie regionali, sull'efficienza dell'erogazione dei medicinali da parte dei servizi sanitari regionali e sullo sviluppo dei servizi erogati dalle farmacie, nonché sui meccanismi di distribuzione delle dosi di vaccino sul territorio nazionale (lettera ll).

Per quanto concerne i poteri e limiti della Commissione e la disciplina della sua attività, segnala che le tre proposte di legge se ne occupano agli articoli 4 e 5. Tutte e tre le proposte prevedono che la Commissione proceda alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria, senza poter adottare provvedimenti restrittivi della libertà e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione nonché della libertà personale, fatto salvo l'accompagnamento coattivo.

In merito alle audizioni a testimonianza, tutte le proposte prevedono che si applichino le disposizioni degli articoli 366 e 372 del codice penale. Prevedono, inoltre, che sia sempre opponibile il segreto tra difensore e parte processuale nell'ambito del mandato, mentre rimandano alla legge n. 124 del 2007 per quanto riguarda il segreto di Stato. Le tre proposte in oggetto qualificano come inopponibile il segreto d'ufficio, mentre la sola proposta di FdI prevede come opponibili, secondo le norme vigenti, i segreti professionale e bancario. La proposta IV-AZ prevede anche un rinvio esplicito all'articolo 203 del codice di procedura penale, a tutela degli informatori della polizia giudiziaria e dei servizi di sicurezza.

In merito all'acquisizione di atti, tutte e tre le proposte prevedono che la Commissione, nelle materie attinenti alle finalità perseguite, possa ottenere copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organi inquirenti nonché copie di atti e documenti relativi a indagini e inchieste parlamentari, anche se coperti da segreto.

Tutte e tre le proposte prevedono che la Commissione garantisca il mantenimento del regime di segretezza fino a quando gli atti e i documenti trasmessi sono coperti da segreto e che, in ordine a tutti gli altri atti e documenti, sia essa stessa a stabilire quali siano coperti da segreto o comunque non debbano essere divulgati. Alla Commissione non può essere opposto il segreto deliberato dalle altre Commissioni di inchiesta. La violazione del segreto, sia di quello deliberato dalla Commissione che di quello degli atti ad essa trasmessi, è punita, secondo tutte e tre le proposte di legge (all'articolo 6), ai sensi dell'articolo 326 del codice penale, anche nel caso i contenuti siano diffusi in parte, per riassunto o informazione. Tutte e tre le proposte prevedono che la Commissione possa avvalersi dell'opera di agenti e di ufficiali di polizia giudiziaria e di tutte le collaborazioni che ritenga necessarie.

La proposta della Lega stabilisce un limite massimo di 100.000 euro per l'anno 2022 (peraltro già trascorso) e di 200.000 euro per ciascuno degli anni successivi. Quella di FdI stabilisce una cifra annua di 50.000 euro. La proposta IV-AZ stabilisce un limite massimo di 100.000 euro per l'anno 2022 (già trascorso) e di 300.000 euro per ciascuno degli anni successivi. Quest'ultima proposta prevede, infine, che la Commissione curi l'informatizzazione dei documenti acquisiti e prodotti nel corso della propria attività.

Giovanni Rodriquez

16 febbraio 2023
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