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Carenza farmaci. Schillaci: “Nessun allarme, sono meno di 30 quelli senza alternative”
"Dei 3.000 farmaci nella lista dei carenti Aifa, circa 300 sono privi di equivalenti, e quindi inseriti nella lista dei prodotti importabili su richiesta delle strutture sanitarie, invece, non sostituiti da altri farmaci alternativi, sono di fatto meno di 30 referenze". Inoltre la comunicazione allarmistica sulle carenze di questi giorni "sta generando quella che tecnicamente si chiama 'carenza di rimbalzo': l’accaparramento del farmaco da parte dei pazienti". Così il ministro della Salute alla Commissione Affari sociali. L’INFORMATIVA
17 GEN -

Quella in atto sulla carenza di farmaci è una "crisi mediatica". Lo ha spiegato oggi pomeriggio in Commissione Affari sociali alla Camera il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolineando come in realtà siano solo "meno di 30" i medicinali senza reali alternative sul mercato.

Tutto nasce da una "sovrapposizione di fenomeni di natura diversa (aumenti di costi legati alla situazione internazionale, picco di domanda per i farmaci “stagionali”, polarizzazione su poche molecole delle scelte terapeutiche proposte dai prescrittori per le malattie di stagione, coda delle difficoltà produttive legate alla pandemia da Covid)" che sta creando tensione nell’approvvigionamento di alcuni medicinali specifici, fondamentalmente antiinfiammatori, antinfluenzali e antibiotici.

Questa difficoltà, giustamente sottolineata dagli operatori, secondo il ministro Schillaci non sarebbe però direttamente riconducibile alle “carenze di farmaci”, data l’ampia disponibilità di farmaci equivalenti sul mercato. "Il limitato ricorso agli equivalenti fa sì che venga invece collegata alla vasta lista di farmaci carenti che Aifa pubblica da oltre 10 anni per supportare pazienti e operatori, che conta oltre 3.000 prodotti (quasi tutti con equivalenti sul mercato)".

Pertanto, prosegue il ministro "potremmo dire che a causa di una non appropriata informazione o distorsione mediatica, passa questo tipo di messaggio 'mancano oltre 3.000 farmaci: antinfluenzali, ma anche antitumorali': mentre il quadro corretto, invece, potrebbe essere così rappresentato 'risultano presenti nell’elenco dei medicinali carenti, oltre 3.000 farmaci (tra farmaci carenti ed in cessata commercializzazione), per i quali è quasi sempre possibile ricorrere a equivalenti, o (nei rari casi in cui questi manchino) all’importazione dall’estero, o alla preparazione galenica'. Invero, dei 3.000 farmaci nella lista dei carenti Aifa, circa 300 sono privi di equivalenti, e quindi inseriti nella lista dei prodotti importabili su richiesta delle strutture sanitarie, invece, non sostituiti da altri farmaci alternativi, sono di fatto meno di 30 referenze".

Inoltre la comunicazione allarmistica sulle carenze di questi giorni, ha spiegato Schillaci, "sta generando quella che tecnicamente si chiama 'carenza di rimbalzo': l’accaparramento del farmaco da parte dei pazienti, preoccupati di avere a disposizione una scorta di un prodotto che sembrerebbe a rischio, rafforza il picco di domanda, e crea ulteriori tensioni nell’approvvigionamento".

Proprio per questo "si è già valutato di procedere a una revisione dell’impianto della lista dei farmaci carenti, già discussa e concordata in sede di Tavolo Tecnico Indisponibilità presso Aifa, con gli attori interessati: si provvederà ad espungere dalla lista principale tutti i farmaci di non significativa importanza", ha concluso il ministro.

17 gennaio 2023
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