Il pagamento dei 2,2 miliardi del payback 2015-2018 da parte delle aziende di dispositivi medici verrà prorogato al prossimo 30 aprile 2023. Questo quanto previsto dalla bozza dello schema di decreto legge che il governo ha approvato oggi durante il Consiglio dei Ministri.
La mossa del governo è stata presa a causa della “straordinaria necessità e urgenza di intervenire sulla materia in esame, oggetto di un filone di contenzioso di significativo rilievo per le aziende fornitrici di dispositivi medici, atteso il ristretto termine a disposizione delle menzionate aziende per procedere al versamento della quota di spettanza. Ritenuta, altresì, la straordinaria necessità e urgenza di fissare, in via omogenea sull’intero territorio nazionale, il termine per l’assolvimento delle obbligazioni gravanti in capo alle aziende interessate, individuandolo nel 30 aprile 2023, in luogo del termine previsto dalla attuale normativa, assai stringente, oltre che variabile in quanto decorrente dalla pubblicazione dei diversi provvedimenti regionali".
Oltre al contenuto del decreto, nel corso di un vertice tenutosi ieri al Mef sembra sia stato deciso che, qualora i conti dello Stato in primavera dovessero essere migliori, potrebbe essere prevista una riduzione degli importi da pagare e un innalzamento del tetto di spesa dall’attuale 4,4% al 5,2%.