“L’approvazione della legge sulle liste d’attesa, con la nascita della piattaforma nazionale di monitoraggio, in linea con quanto avevamo richiesto, è sicuramente un passo avanti indispensabile per l’Italia, ma non basta. È necessario lavorare con più determinazione per migliorare l’appropriatezza delle richieste di visite ed esami specialistici. Torniamo quindi a chiedere strumenti utili per governare l’offerta e verificare l’equità d’accesso, in modo da garantire a tutti i cittadini i servizi di cui hanno bisogno, evitando gli sprechi e migliorando il livello di salute della popolazione”. È il commento del presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, Giovanni Migliore, dopo il via libera della Camera alla conversione in legge del decreto sulle liste d’attesa. “Ribadiamo con forza la necessità di introdurre un sistema di codifica del quesito diagnostico, rendendo obbligatorio in tutte le ricette l’inserimento del codice ICD9, utilizzato da oltre dieci anni in ospedale, per poter verificare con facilità che la richiesta sia adeguata alle necessità cliniche ed al livello d’urgenza, almeno per le 69 prestazioni più critiche come radiografie, tac e risonanze magnetiche.
L’ inserimento dei codici, a costo zero per la finanza pubblica, permetterebbe di analizzare l’appropriatezza della prescrizione e consentirebbe a ciascuna Asl di intervenire eventualmente sui medici prescrittori, grazie all’esame dei flussi. La piattaforma nazionale delle liste di attesa - aggiunge il presidente Fiaso - renderà più evidente lo straordinario impegno quotidiano del Servizio sanitario nazionale che, già oggi, assicura ogni giorno più di un milione di prestazioni specialistiche ai nostri cittadini (dati Agenas 2023). A fronte di questa realtà - conclude Migliore - dobbiamo essere consapevoli che in sanità, per caratteristica specifica del settore, nonostante si aumenti l’offerta di servizi e prestazioni, questa viene immediatamente saturata dalla domanda, peraltro in misura tendenzialmente illimitata. In quest’ottica restiamo convinti della necessità di incrementare la trasparenza e la fruibilità del sistema attraverso un monitoraggio unico nazionale, dinamico e real-time”.