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Influenza aviaria. Terzo caso nell’uomo negli Stati Uniti. È un lavoratore del lattiero-caseario e ha sintomi respiratori
Il paziente ha riferito sintomi del tratto respiratorio superiore, tra cui tosse senza febbre e fastidio agli occhi con secrezione acquosa. Al paziente è stato somministrato un trattamento antivirale con oseltamivir, è in isolamento a casa e i suoi sintomi si stanno risolvendo. I contatti familiari del paziente non hanno sviluppato sintomi
31 MAG - Un terzo caso umano di infezione da virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità è stato identificato nello stato del Michigan, negli Stati Uniti. Si tratta del secondo caso nello Stato americano, rilevato in un lavoratore di allevamenti di mucche da latte. Nessuno dei tre casi è collegato agli altri, precisano i Centers for Diseases Control and Prevention (CDC).

Come nei due casi precedenti (uno in Texas, uno nel Michigan), la persona infettata è appunta un lavoratore di un'azienda lattiero-casearia con esposizione a mucche infette, cosa che lo rende un altro caso di probabile diffusione da mucca a persona. E' anche il primo caso umano negli Stati Uniti a riportare sintomi più tipici di malattia respiratoria acuta associata all’infezione da virus dell’influenza. Il CDC continua a monitorare da vicino i dati disponibili provenienti dai sistemi di sorveglianza dell’influenza, in particolare negli Stati colpiti: non si rileva alcun segno di attività influenzale insolita nelle persone, incluso nessun aumento delle visite al pronto soccorso per influenza e nessun aumento nel rilevamento in laboratorio di casi di influenza umana. Sulla base delle informazioni disponibili in questo momento, dunque, questo caso non cambia l’attuale valutazione del rischio per la salute umana dell’influenza aviaria A (H5N1) del CDC per il pubblico generale degli Stati Uniti perché tutti e tre i casi sporadici hanno avuto un contatto diretto con mucche infette: il rischio per la popolazione che non è esposta ad animali infetti rimane basso.

Tuttavia, questo sviluppo sottolinea l’importanza delle precauzioni raccomandate nelle persone esposte ad animali infetti o potenzialmente infetti. Le persone con esposizioni ravvicinate o prolungate e non protette ad uccelli o altri animali infetti (incluso il bestiame) o ad ambienti contaminati da uccelli infetti o altri animali infetti corrono infatti un rischio maggiore di infezione e dovrebbero prendere precauzioni.

Il terzo lavoratore del settore lattiero-caseario esposto a mucche infette da H5N1 (in un'azienda agricola diversa da quella in cui si è verificato il caso della settimana scorsa) ha segnalato i sintomi ai funzionari sanitari locali. Il paziente ha riferito sintomi del tratto respiratorio superiore, tra cui tosse senza febbre e fastidio agli occhi con secrezione acquosa. Al paziente è stato somministrato un trattamento antivirale con oseltamivir, è in isolamento a casa e i suoi sintomi si stanno risolvendo. I contatti familiari del paziente non hanno sviluppato sintomi, sono monitorati per la malattia e gli è stato offerto oseltamivir. Nessun altro lavoratore nella stessa azienda agricola ha segnalato sintomi e tutto il personale è sotto monitoraggio. Al momento non vi sono indicazioni di diffusione da persona a persona del virus A(H5N1).

31 maggio 2024
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